“Antica Varese” di GIovanni Zappalà

“Antica Varese” di GIovanni Zappalà

Borgo grave.

Solo i Principi conoscevano il tuo lago,

i tuoi colli, la musica,

le uve,

solo gli umili cantavano nelle tue chiese

e in salita sgranavano rosari

alle Stazioni.

Solo gli umili conoscevano i tramonti

lasciando la campagna

alle ombre,

alla rugiada,

per la magra cena della sera.

Alle lanterne poi un soffio

per le lenzuola grezze

alle rive del lago tuffate e rituffate

tra i ricordi e le canzoni.

Il sonno negli occhi ancora pesava

che già alle botteghe

giungevano coi sacchi sulle spalle

e i mulini senza sosta alcuna

ripetevano, ripetevano

le conosciute note

tra le Ave, i carri, le bestemmie sante.

– Giovanni Zappalà

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