Davanti a un salice

Davanti a un salice

Davanti a un salice percorro

il tempo e ne misuro il peso.

Ora come allora ti chini sull’acqua.

Il fruscio del vento sussura piano

di grida, di giochi, di sassi, di piccoli

pesci e di corse dietro a castagne di lago.

Ti guardo e qualcuno o qualcosa mi sospinge…

ora come allora sono qui in un pomeriggio

assolato, l’allegria, le voci, i canti

e il troppo chiarore che abbaglia.

A te mi affranco, sigillo di vita

gioie immani come luci accese tra bufere

e tempeste traversammo.

Ancora ti guardo… Il tuo tronco è il mio viso

che linfa di vita percorre.

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