L’Alba sfiorava la Terra

L’Alba sfiorava la Terra

di Anja Garbin
Uscii per riempire la brocca, il cielo non era ancora scuro e già ad oriente era apparsa quella stella nuova, sconosciuta.
Dai sentieri venivano voci e rumore di passi, mi guardai attorno, dove andavano tutti ?  Un uomo si avvicinò al pozzo , non lo conoscevo, ma era quieto e mi disse ” Stanotte non dormire accanto a tuo marito, vedi siamo tutti in cammino…. vogliamo capire… perchè quella stella … ?” Pensai che avrei perso poco tempo e ” Arrivo subito ” gridai verso casa ma non controllai se mi avessero sentita.
Cominciai a camminare silenziosa con la mia brocca sotto un cielo che non scuriva mai, fra gente sconosciuta e sicura dei suoi passi. Camminammo ore ed ore, la brocca adesso era più leggera perché qualcuno mi aveva chiesto dell’acqua, nessuno parlava solo la luce della stella era sempre più forte e più vicina.
Poi in una stalla abbandonata circondata di pastori con le greggi, facendomi largo fra loro, vidi un bambino appena nato accudito dalla madre e dal padre  che cercavano di coprirlo con la paglia e qualche cencio.
La madre …. cosa posso dire… giovanissima, poco più di una ragazzina lo accarezzava con gioia, non era di qui lo si capiva dai lineamenti, la fatica del parto non l’aveva segnata e forse non si accorgeva di tutta la gente che la circondava, e la stella illuminava tutto.
Mi avvicinai al povero giaciglio, le toccai una spalla, le dissi ” Benvenuta, a te e al tuo bambino ” i nostri occhi si guardarono per un lungo attimo.
Lentamente mi voltai, serenamente mi avviai verso casa, l’alba sfiorava la terra con dita rosate.

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